Palazzo Fantuzzi, poi Farini
Il portale rustico a bugnato in sasso d’Istria, la faccia-vista in mattoni e la cornice delle finestre del primo piano sono caratteristici di questo palazzo che un’iscrizione interna, fatta porre nel tardo Settecento dagli ultimi proprietari (Farini), data al 1664: l’edificio sarebbe infatti stato eretto dal cardinale Gaetano Fantuzzi, sul sito precedentemente occupato da un convento dei maroniti (XVI sec.). I conti bolognesi Fantuzzi si stabilirono a Ravenna nel XV secolo: tra i molti membri noti, numerosi esponenti insigniti di importanti cariche ecclesiastiche e, soprattutto, l’intellettuale di vedute riformiste Marco Fantuzzi (1740-1806), osservatore critico e impegnato nella vita politica e culturale cittadina, autore di un’importante raccolta di documenti medievali sui monumenti ravennati. Particolarmente notevoli, tra i ricchi interni, sono la stanza ‘del cardinale’, con stucchi e solaio in legno a cassettoni, e l’attigua cappella con volta a padiglione. Alcune delle decorazioni interne del palazzo furono eseguite dal romano Francesco Rossi intorno al 1764. Acquistato il palazzo oggi detto Rasponi Murat, i Fantuzzi misero in vendita la loro prima dimora che, nel 1777, fu poi acquistata dalla famiglia Farini. Di essa si ricorda, fra altri notevoli personaggi, il conte Antonio valente ingegnere che diresse la costruzione di nuove saline a Cervia e realizzò a Ravenna altre opere come le scale esterne del Mausoleo di Teodorico, le Case nuove di S.Vitale, il portale in sasso d’Istria d’ingresso all’area di S:Vitale e la costruzione della “Fabbrica Vecchia” a Marina di Ravenna.
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