Palazzo Rasponi-Bonanzi
L’edificio principale è seicentesco, così come le strutture annesse e ancora affacciate sul cortile interno. La parte inferiore della facciata, insieme a diversi vani interni, fu aggiornata nel 1870-80 con l’attuale disegno a riquadri e con il balcone, in sostituzione degli elementi barocchi originali. Lo zoccolo, il portale e il balcone, in posizione leggermente asimmetrica, sono in pietra d’Istria. Diverse sale interne mantengono i soffitti decorati, forse da scuola faentina ottocentesca, con scene a tema mitologico, in particolare ispirate all’Eneide. Il palazzo fu proprietà del ramo Bonanzi dei Rasponi, nato nel 1808. L’attribuzione di alcune delle pitture interne al faentino Felice Giani (1758-1823) non è documentata né accertabile; si tratta forse di opere del Saviotti, leggermente posteriore. Tra i proprietari più illustri, il conte Cesare Rasponi Bonanzi (1822-86), presidente della Cassa di Risparmio, deputato alla Camera (1874), senatore del Regno (1884). Un altro membro particolarmente noto della famiglia fu Gabriella Rasponi Bonanzi Spalletti Trivelli (1853-1931), donna fortemente impegnata nella lotta per l’emancipazione femminile agli esordi del XX secolo, fondatrice nel 1903 del Consiglio nazionale delle donne italiane. Venduto ad altri proprietari, il palazzo è stato poi destinato a sede di uffici pubblici, istituto scolastico, partito politico, e ancora abitazione.
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